Bonus facciate 2025: la nuova realtà delle detrazioni
Se stai pensando di ristrutturare la facciata della tua casa nel 2025, è fondamentale che tu sappia come sono cambiate le regole del gioco. Il mondo delle detrazioni fiscali per gli interventi sulle facciate degli edifici ha subito una trasformazione significativa, e quello che una volta era il famoso “bonus facciate” con detrazioni fino al 90% appartiene ormai al passato.
Ma non disperare! Anche se il panorama è cambiato, esistono ancora delle opportunità interessanti per chi vuole migliorare l’aspetto esterno della propria abitazione beneficiando di importanti agevolazioni fiscali. In questa guida completa ti spiegherò tutto quello che devi sapere sul bonus facciate 2025, le percentuali di detrazione facciata disponibili e i requisiti per accedere a questi benefici.
Ti sembrerà di navigare in un mare di acronimi e percentuali, ma ti assicuro che alla fine di questo articolo avrai le idee molto più chiare su come procedere con i tuoi progetti di ristrutturazione.
Cosa è cambiato rispetto al passato
Il bonus facciate specifico non esiste più
Partiamo da una verità che potrebbe deluderti: il Bonus Facciate specifico, quello che garantiva detrazioni del 90% o 60%, è stato eliminato dal 2023. Questo significa che non puoi più contare su quelle percentuali super vantaggiose che caratterizzavano gli anni dal 2020 al 2022.
Ricordi quando bastava tinteggiare la facciata per ottenere indietro il 90% della spesa? Purtroppo quei tempi d’oro sono finiti. Il legislatore ha deciso di razionalizzare il sistema delle detrazioni edilize, concentrando tutto sotto l’ombrello di bonus più generali ma meno generosi.
Ma attenzione, questo non significa che non esistano più agevolazioni per chi vuole sistemare la facciata di casa. Significa semplicemente che devi sapere dove guardare e come muoverti nel nuovo scenario normativo.
Come funzionano ora le detrazioni per le facciate
Bonus ristrutturazione: la soluzione principale
Nel 2025, se vuoi ristrutturare la facciata della tua casa, la strada principale da percorrere è quella del bonus ristrutturazione. Questo incentivo, che esiste da molti anni, permette di detrarre una percentuale delle spese sostenute per lavori di manutenzione straordinaria, tra cui rientrano anche gli interventi sulle facciate esterne.
Il meccanismo è piuttosto semplice: sostieni le spese per i lavori, conservi tutta la documentazione necessaria, e poi puoi detrarre dall’IRPEF una percentuale di quanto hai speso, suddivisa in 10 rate annuali di pari importo.
Pensa al bonus ristrutturazione come a un salvadanaio fiscale: ogni anno, per dieci anni consecutivi, una parte di quello che hai speso ti ritorna sotto forma di minori tasse da pagare.
Percentuali di detrazione nel 2025
Qui arriva la parte più interessante, ma anche quella che richiede maggiore attenzione. Nel 2025 la detrazione è pari al 36% – maggiorata al 50% per le prime abitazioni. Questo significa che il sistema ha introdotto una distinzione fondamentale tra diversi tipi di immobili.
Ma cosa significa concretamente? Se la tua casa è la tua abitazione principale, puoi beneficiare di una detrazione del 50% sulle spese sostenute. Se invece stai ristrutturando una seconda casa, un immobile da investimento o qualsiasi altro tipo di proprietà che non sia la tua residenza principale, la detrazione scende al 36%.
Differenze tra prima casa e seconde case
Questa distinzione non è casuale, ma riflette una precisa volontà politica di incentivare maggiormente gli interventi sulle abitazioni principali. La detrazione fiscale per la ristrutturazione di casa è al 50% fino al 31 dicembre 2025 solo per la prima casa, con tetto di spesa di 96.000 euro ad unità immobiliare.
Per farti un esempio pratico: se spendi 20.000 euro per rifare completamente la facciata della tua abitazione principale, potrai detrarre 10.000 euro (il 50%) suddivisi in 10 rate annuali da 1.000 euro ciascuna. Se invece la stessa spesa la sostieni per una seconda casa, la detrazione sarà di 7.200 euro (il 36%) sempre in 10 rate da 720 euro l’anno.
Ecobonus per interventi di efficientamento
Non dimenticare che esiste anche l’ecobonus, che può essere una strada alternativa o complementare per alcuni tipi di interventi sulle facciate. Se i lavori che vuoi realizzare comportano un miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio (per esempio l’installazione di un cappotto termico), potresti rientrare in questa categoria di incentivi.
L’ecobonus nel 2025 mantiene le stesse percentuali del bonus ristrutturazione: 50% per la prima casa e 36% per le altre proprietà. La differenza principale sta nei requisiti tecnici più stringenti che devi rispettare per dimostrare l’effettivo miglioramento energetico.
Requisiti per accedere alle detrazioni
Chi può beneficiare dei bonus
Non tutti possono accedere automaticamente a queste detrazioni. Devi essere in una di queste condizioni: proprietario dell’immobile, titolare di un diritto reale di godimento (come l’usufrutto), locatario o comodatario, oppure familiare convivente del proprietario che sostiene le spese.
È importante che tu abbia la disponibilità giuridica dell’immobile su cui intendi intervenire. Non puoi, per esempio, ristrutturare la facciata della casa del tuo vicino e pretendere di beneficiare delle detrazioni fiscali!
Tipologie di immobili ammessi
Gli immobili che possono beneficiare di queste agevolazioni sono principalmente quelli a uso residenziale. Non importa se si tratta di appartamenti, ville, villette a schiera o palazzine: l’importante è che siano destinati ad abitazione.
Esistono alcune eccezioni per immobili strumentali all’attività d’impresa, ma in questo caso il regime fiscale è diverso e più complesso. Se hai un’attività commerciale e vuoi ristrutturare la facciata del tuo negozio, ti consiglio di consultare un commercialista specializzato.
Documentazione necessaria
Per beneficiare delle detrazioni devi essere molto scrupoloso nella conservazione dei documenti. Ti servirà: la ricevuta del bonifico bancario o postale (con specifiche causali), le fatture dei lavori, eventuali autorizzazioni amministrative richieste, e la comunicazione all’ASL quando necessaria.
Un piccolo trucco che molti non conoscono: assicurati sempre che il bonifico riporti la causale corretta e il codice fiscale sia del beneficiario della detrazione che dell’impresa che esegue i lavori. Questo dettaglio apparentemente banale può farti evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate.
Interventi ammissibili sulle facciate
Lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria
Qui bisogna fare una distinzione importante. Non tutti i lavori sulle facciate danno diritto alle stesse detrazioni. I lavori di manutenzione ordinaria (come una semplice tinteggiatura) danno diritto al bonus ristrutturazione solo se eseguiti sulle parti comuni di edifici residenziali.
Se invece vuoi tinteggiare la facciata della tua villetta indipendente, questo intervento rientra nella manutenzione ordinaria e non beneficia del bonus ristrutturazione, ma può comunque essere agevolato in alcuni casi specifici.
Tinteggiatura e rifacimento
La tinteggiatura delle facciate esterne è uno degli interventi più comuni e richiesti. Nel 2025 potresti tinteggiare la tua facciata tramite il bonus casa con una detrazione del 50% o del 36%, a seconda che si tratti della tua abitazione principale o meno.
Ma attenzione: non basta semplicemente dare una mano di vernice. Per beneficiare delle detrazioni, spesso è necessario che l’intervento sia inquadrato come manutenzione straordinaria o che sia collegato ad altri lavori più sostanziali.
Isolamento termico e cappotto
Gli interventi di isolamento termico delle facciate, come l’installazione del cappotto termico, sono invece chiaramente inquadrabili come manutenzione straordinaria e beneficiano pienamente delle detrazioni. Inoltre, se comportano un miglioramento dell’efficienza energetica certificato, possono anche accedere all’ecobonus.
Il cappotto termico è un po’ come vestire la tua casa con un maglione: la protegge dal freddo e dal caldo, riducendo i consumi energetici e migliorando il comfort abitativo. Ed è anche uno degli interventi che il fisco premia di più.
Limiti di spesa e massimali
Tetti di spesa per il 2025
Per le spese sostenute nel 2025, la detrazione spetta nella misura del 36% (50% in caso di abitazione principale) su un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Questo significa che il massimo che puoi detrarre in un anno è di 48.000 euro se si tratta della tua prima casa (50% di 96.000) o 34.560 euro per le altre proprietà (36% di 96.000).
Questi limiti sono per unità immobiliare e per anno, il che significa che se hai più immobili, ogni uno ha il suo plafond separato. Inoltre, il limite è annuale: se un anno non sfrutti tutto il tetto disponibile, non puoi “accumularlo” per l’anno successivo.
Come vengono calcolate le detrazioni
Il calcolo è relativamente semplice, ma bisogna fare attenzione ad alcuni dettagli. Prendi la spesa totale sostenuta nell’anno (fino al massimo di 96.000 euro), applichi la percentuale di detrazione (50% o 36%), e il risultato lo dividi per 10. Questa è la quota annuale che potrai detrarre per i prossimi dieci anni.
Per esempio: spesa di 50.000 euro per la prima casa. Detrazione totale: 25.000 euro (50% di 50.000). Detrazione annuale per 10 anni: 2.500 euro.
Modalità di pagamento e tracciabilità
Bonifici bancari e postali
Per beneficiare delle detrazioni è obbligatorio effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario o postale. Non puoi pagare in contanti, con carta di credito o con altri mezzi di pagamento. Questo requisito serve a garantire la tracciabilità delle spese e a prevenire l’evasione fiscale.
Il bonifico deve riportare nella causale il riferimento alla normativa (per esempio “pagamento fattura per ristrutturazione edilizia – detrazione 50%”), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA dell’impresa che esegue i lavori.
Cessione del credito e sconto in fattura
Una delle novità degli ultimi anni è stata la possibilità di cedere il credito fiscale derivante dalle detrazioni o di beneficiare dello sconto in fattura. Tuttavia, per il bonus ristrutturazione nel 2025, queste opzioni sono molto limitate e soggette a restrizioni severe.
La cessione del credito e lo sconto in fattura sono stati fortemente limitati dal legislatore per prevenire abusi e frodi. Nella maggior parte dei casi, dovrai sostenere tu le spese e poi beneficiare delle detrazioni nella tua dichiarazione dei redditi.
Prospettive future: 2026 e 2027
La riduzione progressiva delle aliquote
Se stai pensando di rimandare i lavori, sappi che le condizioni peggioreranno negli anni futuri. Le aliquote continueranno a scendere nel 2026 e nel 2027: al 36% per la prima casa e al 30% per le altre proprietà.
Questo significa che se puoi permettertelo, il 2025 è ancora un anno relativamente vantaggioso per realizzare i tuoi progetti di ristrutturazione delle facciate. Aspettare significa ottenere detrazioni minori.
Consigli pratici per massimizzare i benefici
Quando conviene intervenire
Il timing è fondamentale. Se devi ristrutturare la facciata della tua abitazione principale, il 2025 è ancora un buon momento grazie alla detrazione del 50%. Se invece si tratta di una seconda casa, valuta attentamente se l’intervento è davvero necessario o se può essere rimandato, considerando che già quest’anno la detrazione è solo del 36%.
Un altro aspetto da considerare è la programmazione pluriennale: se hai un progetto di ristrutturazione ampio, cerca di pianificare gli interventi in modo da sfruttare al meglio i limiti di spesa annuali.
Conclusioni
Il panorama del bonus facciate 2025 è certamente diverso da quello a cui eravamo abituati negli anni scorsi. Non esiste più il super-incentivo del 90%, ma rimangono comunque delle opportunità interessanti per chi vuole investire nel miglioramento estetico e funzionale della propria casa.
La chiave del successo sta nel comprendere bene le regole attuali e nel pianificare gli interventi in modo strategico. La distinzione tra prima casa (50% di detrazione) e altre proprietà (36%) è fondamentale per le tue decisioni di investimento.
Ricorda che stiamo parlando di un sistema in evoluzione: le percentuali di detrazione facciata disponibili oggi nel 2025 saranno ridotte negli anni successivi. Se hai progetti di ristrutturazione in mente, questo potrebbe essere il momento giusto per agire.
Non dimenticare mai l’importanza della documentazione corretta e dei pagamenti tracciabili. Un errore formale può costarti l’intera detrazione, trasformando un investimento conveniente in una spesa a fondo perduto.
Domande Frequenti (FAQ)
1. Il bonus facciate del 90% esiste ancora nel 2025? No, il bonus facciate specifico con detrazione del 90% o 60% è stato eliminato dal 2023. Nel 2025 gli interventi sulle facciate rientrano principalmente nel bonus ristrutturazione con detrazioni del 50% (prima casa) o 36% (altre proprietà).
2. Posso detrarre la semplice tinteggiatura della facciata della mia villetta? La semplice tinteggiatura di una villetta indipendente costituisce manutenzione ordinaria e generalmente non dà diritto al bonus ristrutturazione, a meno che non sia collegata ad altri interventi di manutenzione straordinaria.
3. Qual è la differenza tra la detrazione per la prima casa e per la seconda casa? Per la prima casa (abitazione principale) la detrazione è del 50% delle spese sostenute, mentre per le seconde case e altri immobili è del 36%. Il limite massimo di spesa detraibile è di 96.000 euro per entrambe.
4. Posso pagare i lavori con carta di credito? No, per beneficiare delle detrazioni è obbligatorio pagare tramite bonifico bancario o postale con causale specifica che indichi il riferimento normativo e i codici fiscali/partite IVA.
5. Come viene ripartita la detrazione negli anni? La detrazione viene suddivisa in 10 quote annuali di pari importo. Per esempio, se hai diritto a 10.000 euro di detrazione, riceverai 1.000 euro all’anno per 10 anni nella tua dichiarazione dei redditi.
6. Posso cedere il credito fiscale derivante dal bonus ristrutturazione? La cessione del credito per il bonus ristrutturazione è fortemente limitata nel 2025. Nella maggior parte dei casi dovrai sostenere tu le spese e poi beneficiare delle detrazioni direttamente.
7. Cosa succede se non ho abbastanza IRPEF per utilizzare tutta la detrazione? Se la tua IRPEF annuale è inferiore alla quota di detrazione spettante, puoi utilizzare solo la parte corrispondente alla tua imposta. La parte non utilizzata si perde (non è rimborsabile né trasferibile).
8. Gli interventi di isolamento termico (cappotto) hanno detrazioni maggiori? Gli interventi di isolamento termico possono beneficiare sia del bonus ristrutturazione che dell’ecobonus, ma nel 2025 entrambi prevedono le stesse percentuali: 50% per la prima casa e 36% per le altre proprietà. La scelta dipende dai requisiti tecnici che riesci a soddisfare.