Prestiti fino a 25000 a imprese: guida ABI per fare domanda

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L’Associazione Bancaria Italiana ABI ha comunicato che, a partire dal 17 aprile 2020, il Portale del Fondo di Garanzia PMI, come indicato dal Gestore del Fondo (Mediocredito Centrale-MCC), inizia ad essere operativo ai fini dell’inserimento da parte dei singoli istituti di credito delle richieste di garanzia sui finanziamenti bancari fino a 25 mila euro, dando così attuazione al D.L. Liquidità dell’8 aprile scorso.

Al via, quindi, la procedura semplificata riservata i prestiti fino a 25.000 euro per le piccole e medie imprese nonché gli esercenti arti e professioni con garanzia al 100%.

Ricordiamo che i finanziamenti in oggetto devono rispettare i seguenti limiti e requisiti:

  • la durata massima del finanziamento deve essere 6 anni ovvero 72 mesi;
  • l’importo massimo richiesto non può superare il 25% dei ricavi del beneficiario (così come risultanti dall’ultima dichiarazione dei redditi presentata o all’ultimo bilancio depositato) e, comunque, non superiore a 25.000 euro. Nel caso di soggetti beneficiari costituiti dopo il 1° gennaio 2019 da altra idonea documentazione, anche mediante autocertificazione ai sensi dell’articolo 47 del DPR 445/2000;
  • l’inizio del rimborso del capitale (il c.d. preammortamento) decorre non prima di 18/24 mesi successivi all’erogazione del prestito.

 


PRESTITI FINO A 25000: QUALI DOCUMENTI PRESENTARE

Tutte le imprese o i professionisti che intendono richiedere il finanziamento/prestito bancario garantito al 100% dal Fondo PMI dovranno inviare all’Istituto di Credito di riferimento i seguenti documenti:

Come ribadito da ABI all’interno della guida operativa, i moduli di finanziamento e di richiesta della garanzia devono essere:

  • compilati e sottoscritti dal legale rappresentante della Società richiedente o dal titolare di P.IVA in caso di ditta individuale o libero professionista,
  • forniti alla banca tramite e-mail o pec, ad esempio attraverso invio all’indirizzo e-mail della banca (indicato sul sito internet della stessa) o, appunto, via Posta Elettronica Certificata (PEC),
  • con allegato un documento di riconoscimento in corso di validità del sottoscrittore, o con altra modalità definita dalla stessa banca (ad esempio compilando i moduli direttamente sul sito della banca).

 


PRESTITI FINO A 25000: COME COMPILARE MODULO RICHIESTA COPERTURA FONDO GARANZIA PMI

Il modulo di richiesta per la copertura del Fondo Garanzia PMI si compone di 4 sezioni:

  1. Sezione DATI ANAGRAFICI (prima pagina modulo);
  2. Sezione SCHEDA 1 (successive n.3 pagine) dedicata alla DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO NOTORIO tramite la quale il soggetto richiedente comunica una serie di informazioni “consapevole della responsabilità anche penali derivanti dal rilascio di dichiarazioni mendaci e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera ai sensi degli articoli 75 e 76 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445”;
  3. Sezione SCHEDA 2 (successive n. 2 pagine) dedicata al PROSPETTO PER IL CALCOLO DEI PARAMETRI DIMENSIONALI che deve essere compilata solo dal soggetto beneficiario “Impresa”;
  4. Sezione INFORMATIVA PRIVACY (ultime 2 pagine del modulo).

Ebbene, dopo aver inserito i dati anagrafici dell’impresa (inclusi quelli del legale rappresentante che sottoscrive il modulo) o quelli della persona fisica beneficiaria in caso di ditta individuale o libero professionista, al punto 13 della Scheda 1 (2/3) va indicata la finalità per la quale è chiesto il finanziamento: ad esempio, acquisto scorte, fido a breve per anticipo fatture, o semplicemente “liquidità”, ecc.).

Il punto 17 della Scheda 1 (2/3) – vedi immagine sotto – del modulo di garanzia va compilato solo se l’impresa richiedente l’agevolazione ha già beneficiato di “Aiuti sotto forma di sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali” attivati dal nostro Paese nell’ambito del Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia per l’emergenza COVID-19 (Comunicazione della Commissione Europea del 19 marzo 2020 e successive modifiche e integrazioni). A tal fine, è importante precisare che:

  • il soggetto richiedente deve essere già in possesso del provvedimento con il quale è stata riconosciuta l’agevolazione;
  • Non vanno quindi indicati gli aiuti per il quali è stata semplicemente presentata la domanda;
  • Non devono invece essere indicati eventuali agevolazioni relative ad altre garanzie ottenute dal Fondo PMI.

La Scheda 2 del Modulo denominata PROSPETTO PER IL CALCOLO DEI PARAMETRI DIMENSIONALI deve essere compilata solo se il soggetto richiedente è qualificabile come impresa. In particolare, la Scheda 2 si compone di 3 aree da compilare:

  1. TIPO DI IMPRESA – La sezione comprende le seguenti alternative:
    • Impresa autonoma: se l’impresa richiedente è completamente indipendente o ha una/più partecipazioni di minoranza (ciascuna inferiore al 25 %) con altre imprese.
    • Impresa associata: se l’impresa richiedente detiene, anche congiuntamente con altre imprese collegate, una partecipazione ≥ al 25% e ≤ al 50% del capitale o dei diritti di voto di un’altra impresa e/o un’altra impresa detiene una partecipazione ≥ al 25% e ≤ al 50% nell’impresa richiedente. La quota del 25% può essere raggiunta o superata senza determinare la qualifica di associate qualora siano presenti le categorie dei seguenti investitori, purché gli stessi investitori non siano individualmente o congiuntamente collegati all’impresa richiedente:
      • società pubbliche di partecipazione, società di capitale di rischio, persone fisiche o gruppi di persone fisiche esercitanti regolare attività di investimento in capitale di rischio che investono fondi propri in imprese non quotate, purché il totale investito da tali persone o gruppi di persone in una stessa impresa non superi € 1.250.000;
      • università o centri di ricerca pubblici e privati senza scopo di lucro;
      • investitori istituzionali, compresi i fondi di sviluppo regionale;
      • enti pubblici locali, aventi un bilancio annuale inferiore a € 10 milioni e meno di 5.000 abitanti.
    • Impresa collegata: se l’impresa richiedente dispone di una partecipazione maggioritaria (maggiore del 50%) o comunque della maggioranza dei voti esercitabili in assemblea tale da detenere il controllo sulla gestione di un’altra impresa e/o un’altra impresa detiene una partecipazione come sopra descritta nell’impresa richiedente. Il collegamento tra 2 imprese si può determinare anche attraverso una persona fisica o un gruppo di persone fisiche che agiscono di concerto, purché si verifichino entrambe le seguenti condizioni:
      • la persona o il gruppo di persone fisiche che agiscono di concerto devono possedere in entrambe le imprese, congiuntamente nel caso di più persone, partecipazioni in misura tale da detenerne il controllo;
      • le attività svolte dalle imprese devono essere ricomprese nella stessa Divisione della Classificazione delle attività economiche ISTAT (ossia devono agire sullo stesso mercato o su un mercato direttamente a valle o a monte dell’impresa richiedente).
  2. DIMENSIONI DELL’IMPRESA – Questa area prevede una tabella all’interno della quale devono essere indicati i seguenti dati:
    • Numero occupati (ULA) – Ai fini della determinazione di questo valore occorre tener presente:
      • corrisponde al numero medio mensile di dipendenti occupati a tempo pieno durante 1 anno;
      • dipendenti occupati a tempo parziale e dipendenti stagionali: rappresentano frazioni di ULA;
      • il periodo da considerare per il calcolo delle ULA è quello cui si riferiscono i dati.
    • Fatturato – Il dato va desunto dall’ultima dichiarazione dei redditi presentata per le imprese esonerate dalla tenuta della contabilità ordinaria e/o dalla redazione del bilancio.
    • Totale di Bilancio – Ai fini dell’indicazione di questo valore occorre considerare:
      • per le imprese in contabilità ordinaria si intende il totale dell’attivo patrimoniale;
      • per le imprese esonerate dalla tenuta della contabilità ordinaria e/o dalla redazione del bilancio il dato è desunto dal prospetto delle attività e delle passività redatto con i criteri ex DPR 689/74 ed in conformità agli art. 2423 e ss. del C.C.;
      • è possibile non inserire il dato qualora i dati relativi agli occupati e al fatturato siano sufficienti a determinare la dimensione dell’impresa.

Una volta compilate tutte le sezioni del Modulo (compresa la sottoscrizione dell’informativa privacy contenute nelle ultime due pagine) l’impresa o il professionista possono procedere con l’invio tramite email o PEC del modulo di richiesta copertura finanziamento – assieme al modulo di richiesta finanziamento – all’indirizzo di posta elettronica messo a disposizione dalla Banca nei confronti della quale si intende presentare richiesta.

I successivi passaggi della procedura, come indicati da ABI, sono i seguenti:

  • Quando la banca ha acquisito i documenti può procedere a inserire tali informazioni sul portale del Fondo di Garanzia;
  • Il Fondo di Garanzia darà riscontro della presa in carico della pratica;
  • La banca può quindi procedere all’erogazione del finanziamento senza attendere l’ammissione della domanda al Fondo di garanzia PMI;
  • Qualora sia la prima volta che venga richiesta la garanzia del Fondo, successivamente alla presentazione della domanda della banca, il Fondo provvede ad inviare le credenziali per l’accesso al Portale del Fondo all’indirizzo di posta elettronica indicato nel modulo;
  • L’impresa può accedere al Portale del Fondo per visualizzare lo stato di lavorazione delle richieste di garanzia richieste ed evadere, in una fase successiva, eventuali adempimenti a proprio carico a seguito di controlli documentali e/o di escussioni della garanzia.

 

7 comments

  • buongiorno
    sono il legale rappresentante di una srl neo costituita lo scorso anno , il conto corrente aziendale è presso Banco posta che no aderisce a questa meritoria iniziativa. ora ho contattato diverse Banche sulla piazza di Bergamo per aprire un nuovo cc , ma la risposta ricorrente è: non possiamo aprire nuovi clienti , in questa fase. L’azienda non ha impegni passività ne prestiti in essere , opera in autonomia . Ma vista le incognite sarei felice di poter accedere a questo strumento per rendere più lineare e semplice la ripresa che sarà molto espansiva per il settore in cui operiamo . Sarei felice di ricevere un suggerimento .

    • Buongiorno
      io appartengo ad un codice Ateco 66.22.03 vorrei sapere se ci sono delle restrizione alla richiesta di finanziamento di cui all’art.13 lettera m del Decreto Legge 8 aprile 2020 n.23 (Decreto Liquidità) per la richiesta del finanziamento pari al 25% dei ricavi sino ad un massimo di €. 25.000,00 per questo codice Ateco.
      In attesa di una risposta porgo cordiali saluti

      • Buongiorno Alessandro,
        La richiesta di finanziamento garantito al 100% si estende a tutte le attività commerciali in qualsiasi forma esercitate (società di capitali, società di persone, ditte individuali ed esercenti arti e professioni) con un un limite per le attività finanziarie e assicurative con codici ATECO dal 64 al 66. Infatti, le Disposizioni Operative predisposte dal MISE e pubblicate, nella formulazione attualmente in vigore, in data 12.02.2019 (cfr. allegato 1), prevedono infatti alla lett. B1, Parte II, l’esclusione dall’accesso alla garanzia, tra gli altri, dei soggetti che svolgono attività economiche rientranti nella Sezione K della classificazione ATECO e, segnatamente, dei soggetti che svolgono attività finanziarie e assicurative (codici ATECO dal 64 al 66).
        Si tratta per il momento di una clamorosa carenza normativa del D.L. Liquidità. a cui ci aspettiamo sia posto rimedio.
        Buona giornata,
        Devid

    • Buongiorno Giancarlo,
      Il suo è un problema che ho riscontrato già in altre imprese che hanno il conto corrente ordinario aperto presso Poste Italiane. Tuttavia, per il finanziamento 25k garantito integralmente dal Fondo Garanzia PMI può rivolgersi direttamente ad altri istituti di credito (Intesa&SanPaolo o Unicredit tanto per farle un esempio). La pratica è online, basta inviare tramite i documenti richiesti dalla banca (nel suo caso, trattandosi di una neo-costituita dovrà sottoscrivere l’autocertificazione, compilare l’allegato 4-bis, e ovviamente la proposta contrattuale della banca).
      Buona giornata,
      Devid

  • Salve, ma la Scheda 2 dell’allegato 4 bis quella dove dice “quella dove dice “”La presente dichiarazione è valida solo per i soggetti beneficiari “Impresa”””, devo compilarla anche io che sono Ditta individuale?
    grazie

  • Buongiorno, vorrei sapere se con il nuovo decreto Ripresa i codici Ateco esclusi ( attività assicurative e finanziarie) ora ci rientrano.

By Devid Alloisi