
Come molti contribuenti sanno l’IMU (acronimo di Imposta Municipale Unica) è quell’imposta dovuta da coloro che, in linea di principio, risultano in possesso dei seguenti immobili:
- fabbricati diversi dall’abitazione principale (dove si è stabilita la residenza anagrafica e la dimora fisica);
- abitazioni principali signorili (cioè solo quelle accatastate nelle categorie “di lusso” A/1, A/8 e A/9);
- aree fabbricabili;
- terreni agricoli.
Tuttavia, non tutti sono a conoscenza del fatto che esistono circostanze in virtù delle quali l’importo dell’IMU viene ridotto in percentuale, a seconda dell’uso che si fa dell’immobile di cui si è proprietari: in particolare, le riduzioni variano dal 20% al 50% dell’importo dovuto.
In questo articolo analizzeremo insieme le diverse casistiche che consentono di versare il tributo dovuto in misura ridotta in base all’applicazione dello sconto.
Riduzione IMU 2025 del 50% della base imponibile
Questa riduzione è prevista:
- per le abitazioni (escluse categorie A/1, A/8, A/9) concesse in comodato gratuito a parenti in linea retta di 1° grado (figli e genitori), a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante sia possessore di un solo immobile abitativo in Italia (oltre eventualmente alla propria abitazione principale) e risieda anagraficamente, nonché dimori abitualmente, nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato;
- per immobili di interesse storico/artistico;
- per immobili inagibili/inabitabili e di fatto non utilizzati;
- per un solo immobile posseduto dai pensionati residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall’Italia, con pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia.
Riduzione IMU 2025 del 25% della base imponibile per le abitazioni locate a canone concordato
La normativa nazionale, L. n. 431 del 1998, prevede che ai contratti a canone concordato si applichi la riduzione del 25% dell’IMU, a prescindere dall’aliquota stabilita dal Comune (che può quindi essere anche più elevata). Ne consegue che, dopo aver calcolato l’imposta, si applica lo sconto e si versa il 75% dell’importo.
Riduzione IMU 2025 fino al 20% per chi opta per l’addebito diretto dell’IMU su conto corrente bancario
In base alle disposizioni normative contenute nell’art. 118 ter del Decreto Rilancio, è possibile ottenere un risparmio fino al 20% per chi opta per l’addebito diretto dell’IMU su conto corrente bancario o postale. La proposta prevede il soddisfacimento di alcuni requisiti basilari, tra cui:
- verificare lapresenza dello sconto IMU nella delibera comunale;
- richiedere l’autorizzazione permanente al pagamento con addebito sul conto corrente bancario o postale;
- fornire un conto corrente attivo e capiente.
Si sottolinea che il risparmio del 20% sull’IMU può essere ottenuto solo se l‘attivazione della domiciliazione bancaria avviene prima del 16 giugno 2025, ossia prima della scadenza dell’acconto IMU.



